lunedì 4 gennaio 2021

Step 28- La sintesi finale

L'aritmometro è stato il primo calcolatore meccanico abbastanza affidabile da essere utilizzato quotidianamente in un ambiente d'ufficio. Questo calcolatore può sommare e sottrarre direttamente due numeri  (step 15) e può eseguire efficacemente moltiplicazioni e divisioni utilizzando un accumulatore mobile per il risultato. Il nome ( step 01) deriva dalle parole greche ἀριθμός, che significa numero, e μέτρον, traducibile come "metro". 

L'inventore ( step 09) dello strumento fu Charles Xavier Thomas De Colmar e questo è testimoniato anche dal fatto che la maggior parte degli esemplari dello strumento portano un marchio (step 20) con il nome di Thomas De Colmar. I principali costruttori ( step 11) furono invece Devrine, Piolaine, Hoart e Alphonse Darras. La produzione di aritmometri durò dal dal 1851 al 1915 e molte delle macchine costruite in quegli anni sono esposte nei musei di tutta Europa, o presenti in cataloghi online dove è possibile visionare immagini (step 02) anche dei singoli particolari.

Il successo dell'aritmometro è dovuto anche alla scelta dell'ottone come materiale (step 08) di costruzione: le sue proprietà chimiche ( step 26) hanno infatti permesso di realizzare una macchina solida, affidabile e di facile produzione. 

Se realizzassimo un abbecedario ( step 19) per l'aritmometro, alla lettera s non potremmo che indicare seconda rivoluzione industriale: la precisione di calcolo di questo strumento fu infatti di fondamentale importanza per lo sviluppo dell'attività industriale. Quanto detto è corroborato da una maggiore presenza di parole (step 24) che si riferiscono al calcolo meccanico all'interno dei testi proprio negli anni della seconda rivoluzione industriale. 

L'uso ( step 22) dello strumento è particolarmente semplice, più complesso è invece il principio fisico ( step 05) su cui si basa il funzionamento. Per far funzionare lo strumento sono necessari un elevato numero di componenti meccanici, così tanti da poter realizzare un glossario  ( step 03) particolarmente lungo già soltanto indicando i loro nomi. 

I diversi brevetti  ( step 17), registrati nel corso degli anni, rappresentano una storia dell'evoluzione dell'anatomia ( step 16) dello strumento. 

L'aritmometro è sin da subito diventato uno strumento molto famoso e diversi sono i libri (step 10) in cui esso viene citato o le pubblicità (step 13). Esistono anche dei fumetti  (step 21) in cui lo strumento risulta chiamato in causa quale precursore dei più moderni computer.

Esso, ovviamente, non è l'unico calcolatore meccanico esistente, ne esistono infatti parecchi, alcuni anche più conosciuti dell'aritmometro. Tra questi troviamo una macchina inventata dal grande matematico francese Blaise Pascal, la pascalina, che è stata addirittura rappresentata in un francobollo ( step 18). 


Da un punto di vista tassonomico ( step 14) l'aritmometro è uno strumento di calcolo e fa parte della più vasta categoria degli strumenti matematici.
La scienza ( step 04) su cui si basa l'aritmometro è la più antica branca della matematica: l'aritmetica. Essa viene studiata dall'uomo da almeno 4000 anni e diversi sono i simboli (step 06) o i miti (step 07) che la vedono protagonista. 


Non esiste una norma che regolamenta l'uso dell'aritmometro. Esso, infatti, come già detto, è uno strumento molto semplice da utilizzare e non necessità di standard comuni a tutti. L'unica normativa ( step 23) che può essere associata allo strumento è quella relativa ai simboli utilizzati per rappresentare i numeri ed i simboli matematici. 

Questo blog ha cercato di riassumere nella maniera più completa possibile la storia dell'aritmometro ed il rapporto che lo strumento ha avuto con l'uomo. Vi lascio con una piccola mappa concettuale ( step 27) che lega tra loro alcuni concetti chiave associabili all'aritmometro.

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